L’otto e il nove giugno 2024 i cittadini cremonesi dovranno scegliere il loro sindaco. Chi dovrà amministrare la città per i prossimi anni dovrà operare molte scelte nella ordinarietà e straordinarietà, ma dovrà anche operarne di decisive per il futuro, adottando una visione lungimirante per gli interessi e la tutela dei cremonesi, senza trascurare i territori limitrofi. La nostra convinzione è che serva una visione alternativa alle prospettive politiche e agli orizzonti odierni della città di Cremona e che le coalizioni e i candidati sindaco di centrosinistra e centrodestra che si presenteranno alle urne non siano in grado di fornirle.

                La nostra coalizione parte dal principio che serva una vera partecipazione dei cittadini alle scelte effettuate della politica del territorio e che la Costituzione italiana debba essere la radice del pensiero politico e amministrativo. Per questo serve una discontinuità concreta dalle scelte del passato: l’ambiente, il diritto alla salute, l’istruzione, il clima, la transizione energetica, il lavoro, la democrazia sul territorio, le infrastrutture, l’energia e il conseguente riassetto delle società partecipate del comune, la cultura e la formazione professionale, le politiche giovanili dovranno legarsi l’uno all’altro in modo coerente. Ma questo potrà succedere solo se l’autonomia della politica prevarrà sulle mere scelte economiche di mercato ed economia di scala neoliberista effettuate fino ad oggi, abbandonando i paradigmi economici e tecnocratici che hanno penalizzato città e territorio.

                La nostra coalizione - di matrice ambientalista, ecologista, progressista - tenta di interpretare la diffusa voglia di un vero e forte cambiamento in città, fruendo di una nuova sensibilità che deve crescere costantemente in questa società moderna globalizzata così piagata da sempre più forti squilibri sociali ed economici. Le scelte amministrative potranno incidere su tale sconfortante quadro se terranno conto di importanti fattori quali le costanti innovazioni tecnologiche – in particolare nel campo delle energie rinnovabili e del riciclo dei rifiuti - migliorando l’uso delle risorse, gestendo e facendo crescere le comunità energetiche per la transizione energetica e la decarbonizzazione dell'economia.

I passaggi epocali del passato come la rivoluzione industriale rischiano di rivelarsi fenomeni minori rispetto alla realtà attuale, in cui si sommano gli effetti dell’applicazione dell’intelligenza artificiale alla modifica dei processi produttivi, alla commercializzazione dei prodotti e dei servizi, alla elettrificazione dei mezzi di trasporto; il mutamento del clima in atto e l’inquinamento elevato debbono essere contemporaneamente uno sprone e campanello di allarme: le istituzioni e gli attori politici devono decidere se subire o governare questi cambiamenti che  stanno ogni giorno cambiando la vita e il modo di lavorare di milioni di persone.

                Pertanto serve definire un percorso in cui anzitutto Il consumo eccessivo di suolo attuato e già pianificato debba ridursi sino ad azzerarsi, aree e capannoni dismessi siano riutilizzati, gli edifici esistenti siano ristrutturati. Occorre inoltre prendere ferma posizione e operare contro la costruzione di mega poli logistici e centri commerciali a ridosso della città che hanno sinora contribuito all’impoverimento del centro storico; operare a favore della costruzione del raddoppio ferroviario Mantova-Codogno attutendo e riducendo i disagi dei pendolari, riqualificando nel contempo il collegamento stradale esistente da Cremona per Mantova con progetti economicamente e ambientalmente sostenibili. Occorre evitare con ogni mezzo la realizzazione di un nuovo impianto di biometano a confine col comune di Gerre De' Caprioli e il prolungamento della vita utile dell’inceneritore oltre il 2029 ribaltando le scelte strategiche operate da questa amministrazione nei confronti della multiutility A2A in termini energetici e di transizione energetica, che sono da reindirizzare e sviluppare diversamente. Fondamentale è sostenere la voce dei tanti cittadini che ritengono, con buone e concrete ragioni, che l’attuale Ospedale Maggiore non debba essere sostituito da un nuovo complesso ma ristrutturato: la ristrutturazione infatti - finanziata, condivisa e sostenuta dalla Regione Lombardia e dallo Stato – porterebbe sia notevoli vantaggi economici sia miglioramenti alla sanità locale.

                I tre pilastri pubblici fondamentali della sanità, della scuola e del welfare - che stanno alla base del nostro pensiero progressista e moderno - vanno rafforzati e non continuamente indeboliti, i servizi devono essere accessibili a tutti i cittadini, la pressione fiscale equa e progressiva. Occorre contrastare e invertire la tendenza che in campo sociale e sanitario ha visto sempre più il settore privato prevalere sul pubblico.

Per risolvere problemi così complessi servono concretezza, serietà e trasparenza: l’autoreferenzialità e l’arroganza della cattiva politica praticata in questi anni da centrodestra e centrosinistra hanno chiuso i canali di ascolto e le porte della discussione ai cittadini (spesso scontenti e delusi) e hanno aggravato i problemi del territorio.

Si può scegliere a Cremona una terza via. Rifugiarsi nell’astensionismo è controproducente per tutti.  Serve partecipare e decidere insieme.

Lista Movimento 5 Stelle e Lista Cremona Cambia Musica insieme a sostegno di PAOLA TACCHINI candidata sindaca

Elezioni Amministrative 8-9 Giugno 2024

CREMONA CAMBIA MUSICA

lista civica

Cremona città della musica? Sì, ma con qualche nota stonata.

 

Cremona è potenzialmente una città a misura d'uomo in cui la qualità della vita potrebbe essere invidiabile se le emergenze che gravano sul nostro territorio non fossero minimizzate e venissero riconosciute e affrontate con determinazione.

L’inquinamento dell'aria, la salute non tutelata, il consumo di suolo, l’emarginazione sociale, la discriminazione, la povertà e il lavoro precario e non tutelato che caratterizzano il nostro territorio non possono lasciarci indifferenti.

Gli amministratori della città devono superare la logica delle promesse e dei proclami elettorali che regolarmente cedono il posto al compromesso politico, alla svendita dei beni comuni e all’affidamento in appalto dei servizi di competenza dell’Ente Locale.

Amministrare è "saper far funzionare". È riuscire a individuare tutte le parti che compongono l'organismo-città, studiarle con attenzione e infine accordarle in un'armonia in cui niente e nessuno venga lasciato indietro.


Amministrare è saper coordinare i diversi tipi di mobilità cittadina attraverso la riorganizzazione del trasporto pubblico locale in sinergia con i collegamenti ferroviari favorendo gli spostamenti dei pendolari, l’accessibilità per i turisti e limitando il trasporto privato quando non necessario.


Amministrare Cremona è riqualificare il territorio, promuovere economia e infrastrutture autenticamente sostenibili, valorizzare il patrimonio culturale, musicale e l'artigianato liutario,  al di là delle spettacolarizzazioni,  prendersi cura di ogni cittadino affinché la realizzazione personale del singolo contribuisca alla prosperità e al futuro della comunità di cui egli si sente parte attiva e necessaria.